La Coldiretti riceve la benedizione del vescovo Gian Carlo Perego e celebra la tradizionale Giornata del Ringraziamento. Sul Listone e sotto i gazebo allestiti ieri oltre cinquanta aziende associate presentano i loro migliori prodotti. È un vanto per la tutta la provincia. Floriano Tassinari dal 12 settembre scorso (due mesi giusti giusti) è presidente della Coldiretti di Ferrara. A lui la Nuova Ferrara ha chiesto di tracciare un bilancio dell’annata agricola che va verso la conclusione e che presenta numerosi spunti di riflessione.
«Sostanzialmente quella 2018 è stata una buona annata», rompe gli indugi Tassinari. Oltre 180mila ettari coltivati nella sola provincia di Ferrara rappresenta un dato da cui non si può prescindere. Il prodotto che ha dato le maggiori soddisfazioni è il mais: «Non c’è dubbio - risponde Tassinari - , è stato il mais che si è confermato ancora una volta come il re dei prodotti. Teniamo conto del fatto che da questo cereale si ottengono le farine che maggiormente vengono utilizzate sia per gli animali sia per i cibi destinati all’uomo». Il “vecchio” ma sempre attuale grano c’è sempre: «Il grano non ha deluso - prosegue il presidente di Coldiretti - , è stato un grano di qualità».
Capitolo soia. «Ecco qua iniziamo con qualche importante problema - si fa serio Tassinari - perché la soia, pur essendo un prodotto molto importante, sconta il fatto di essere una delle “prede” favorite dalla cimice asiatica, un insetto che sta procurando più di un pensiero alla nostra agricoltura». Ma è possibile contrastarla: «Certo - entra nei dettagli Tassinari - , si conduce una lotta chimica, cioè con prodotti che fungono da repellenti e che fanno sì che queste cimici particolarmente aggressive stiano lontane dalla pianta. È comunque un incubo per chi produce e fa agricoltura».
Non guasta un riferimento alla mela, una volta prodotto tipico di questa provincia: «Le nostre mele continuano ad essere di buona qualità». La siccità e il surriscaldamento della Terra sono altri importanti nodi che si cerca quotidianamente di allentare: «Sicuramente, - conferma Tassinari - , anche se la rete di canali di cui la nostra pianura è solcata aiutano molto ad aumentare le capacità di irrigazione. E una buona irrigazione risolve quasi completamente il problema della siccità». Se il mais ha “funzionato”, altri frutti della terra hanno regalato poche soddisfazioni. «Meloni e cocomeri non hanno trovato grandi sbocchi sui mercati - conclude Tassinari - e non hanno portato grossi guadagni ai produttori». —