SANT'AGOSTINO. La società Agricoltura srl aveva già ricevuto, in due tranche, oltre un milione e 600mila euro di fondi per la ricostruzione post sisma di sei immobili per ricovero di foraggio. Ma ottenuti con false dichiarazioni, e ora dovrà restituirli, con tanto di interessi legali. Così come aveva decretato il presidente della Regione, revocando il contributo concesso in precedenza.
Lo ha stabilito il Tar (tribunale amministrativo regionale) che con una sentenza ha bocciato il ricorso presentato dalla società agricola di Sant’Agostino contro il decreto della Regione.
Il caso
La Agricoltura srl dopo le scosse del 20 e 29 maggio 2012 si era trovata come tante altre aziende a fare i conti con il terremoto. Poi è arrivato il momento di chiedere i contributi regionali e statali per la ricostruzione. Tra le tante richieste c’era anche quella dell’azienda agricola di Sant’Agostino, per la quale nel 2014 erano stati stanziati quasi due milioni di euro, di cui 1.620.380,64 già erogati in due tranche tra il dicembre 2015 e il luglio 2016. Dopo la liquidazione dei fondi però, sono giunti al presidente della Regione, Stefano Bonaccini, in qualità di commissario delegato per la ricostruzione, nuovi elementi che hanno modificato le condizioni alla base del contributo concesso.
E a seguito di nuovi controlli e accertamenti è emerso che sui sei capannoni interessati dalla domanda di contributi, in verità solo tre erano quelli utilizzati per lo stoccaggio del foraggio e solo temporaneamente. Inoltre il loro recupero non era necessario alla ripresa e alla piena funzionalità delle attività pre sisma.
Dunque il beneficiario aveva reso false dichiarazioni e inoltre, sono emerse mancanze anche a livello di sicurezza nei luoghi di lavoro e tutela dell’ambiente.
Infine, è emerso che alcune coperture degli immobili erano già danneggiate prima del terremoto del 2012 e per i danni già presenti al momento delle scosse, non si potevano chiedere contributi.
I fabbricati, infatti, all’epoca del sisma mostravano condizioni di precario stato di manutenzione, tale da far sorgere dubbi sull’utilizzo in sicurezza dei fabbricati, come dimostrato dalla mancanza di interventi nel corso degli anni.
La revoca
La Regione, preso atto di tutte le incongruità del caso, nel maggio dell’anno scorso ha decretato la revoca totale dei fondi concessi e la restituzione di quelli già erogati. La società agricola però non si è scoraggiata davanti alla richiesta del presidente Bonaccini e ha fatto ricorso al Tar.
La sentenza
Il tribunale amministrativo regionale dell’Emilia Romagna però, una volta esaminata tutta la documentazione e preso atto della situazione, ha respinto il ricorso, avallando così il decreto della Regione e condannando l’azienda dell’Alto Ferrarese a restituire i i soldi ricevuti. Non solo, l’azienda agricola santagostinese dovrà pagare anche le spese di giudizio. —
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