LIDO ESTENSI. Da sabato gli angeli del mare, con le loro inconfondibili divise rosse, ripristineranno il servizio di salvataggio su tutto il litorale emiliano-romagnolo e, naturalmente, anche nei ai sette Llidi di Comacchio. . L’ordinanza balneare regionale, infatti, dispone l’attivazione del servizio non oltre l’ultimo fine settimana di maggio e ne stabilisce la cessazione non prima del secondo fine settimana di settembre.
La stagione decolla con temperature inusuali per maggio inoltrato e se a fine marzo qualche temerario ha osato tuffi fuori stagione, in questo periodo.
«Occorre prestare massima attenzione ai rischi da choc termico – prosegue Bellotti –, perché la temperatura dell’acqua oscilla tra i 16 e il 18 gradi. Raccomandiamo sempre molta prudenza anche dopo pranzo, per evitare pericolose congestioni».
Sono 50 le postazioni da Lido Volano a Lido Spina, gestite dal Cus con 70 bagnini operativi, tra i quali spiccauna trentina di ragazze. Nerio Stella, classe 1959, è il veterano della truppa di divise rosse, capitanate da Alex Bellotti, ma sabato entreranno in servizio anche tre giovanissime reclute di 16 anni, arruolate dopo corsi e prove rigorosi. Oltre alle esercitazioni fisiche in piscina e al nuoto, gli assistenti ai bagnanti sono perfettamente addestrati anche nelle tecniche di primo soccorso (Blsd) e sempre il loro intervento, in caso di sindrome da sommersione, si rivela decisivo, prima dell’arrivo del 118. Lezioni teoriche sulle normative nazionali, regionali e locali completano la formazione degli angeli del mare».
Per Alex Bellotti tuttavia, non basta la professionalità indiscussa dei bagnini, perché a fare la differenza è la cultura dell’acqua, il rispetto per il mare e per i propri limiti. «Dal 1950 ad oggi – evidenzia il responsabile del Cus –, gli annegamenti sono calati perché più persone imparano a nuotare negli impianti ed il servizio di salvataggio si è perfezionato nel tempo, ma anche sul nostro territorio si è riscontrato che sono più i ragazzi giovani a rischiare e non le donne, questo perché si sottovaluta il mare, mentre le donne sono più prudenti».
Katia Romagnoli
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