Violentata, perseguitata, “derubata” del proprio profilo Facebook di immagini che poi il lui di turno ha pensato bene di diffondere sul web per offenderla e farla passare per ciò che non era: perchè lei in realtà era solo una donna innamorata, di un uomo sposato con figlio, che aveva deciso di lasciarlo e ne ha pagato le conseguenze. Poi la decisione di denunciarlo per violenza e stalking, reati che hanno fatto finire l’uomo, un 35enne bolognese, anche in carcere.
Tra Bologna e Ferrara
Tutto questo è diventato un processo che si è materializzato in tribunale, a Ferrara, dove è stato spostato da Bologna per competenza, visto che i fatti si sono consumati tra il Bolognese e la nostra provincia. Un processo che ieri, come deciso dal tribunale (Tassoni, Perri e Caucci) si dovrà celebrare a porte aperte, nonostante la difesa dell’imputato avesse chiesto la non presenza della stampa in aula. I giudici hanno deciso che invece, codice di procedura alla mano, i fatti andavano narrati spalancando le porte dell’aula penale. Il racconto del fatto comincia due anni fa, e dal gennaio fino a giugno, lui non sidà pace: e allora la vita della ragazza che aveva deciso di lasciarlo, diventa un inferno: messaggi, persecuzioni, continue intrusioni nella sua vita privata e sul suo profilo Facebook.
Le immagini sul web
Lui che arriva a diffondere le loro immagini in intimità all’insaputa di lei. Ecco allora che si sommano i reati e la sua posizione si aggrava. A tal punto che nonostante il divieto di avvicinamento (previsto per lo stalking), lui lo viola e finisce in carcere. Ieri l’uomo era in aula, ad ascoltare le eccezioni dell’accusa (pm Cavallari) che ha ereditato dalla procura di Bologna il processo, trasmesso per competenza perchè il reato più grave si è consumato nel Ferrarese. Reati di “intrusione in sistema informatico” (profilo Facebook) e soprattutto diffusione di immagini pornografiche. La difesa di fronte a queste nuove accuse ha chiesto termini e dunque l’udienza è stata aggiornata al 19 settembre. —
D.P.
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