COMACCHIO. Odori nauseabondi nelle prime ore del mattino e all’imbrunire, trascinati dalle correnti del vento ora nelle frazioni di Volania, San Giuseppe, fino a sfiorare Comacchio, e ultimamente anche ai Lidi Nord, hanno scatenato interrogativi e dibattiti.
Parla Calderoni. C’è chi grida allarme, convinto – a torto – di avvertire l’olezzo di pesce marcio, ma la pista si è rivelata infondata; c’è invece chi percepisce nitidamente l’odore acre di urea e, più in generale, di concimi organici. Proprio quest’ultima pista è quella che ha trovato rispondenza nei fatti.
residenti e turisti
Il sempre più incisivo ricorso a concimi naturali, di contro, suscita spesso lamentele ed interrogativi, soprattutto in un periodo di alta stagione, come quello attuale, durante il quale i terreni vengono preparati alla stagione che segue la raccolta del grano. Agli agricoltori non sono prescritti limiti sulle distanze rispetto alle zone residenziali, ma solo limitazioni al periodo di tempo da destinare agli accumuli di polline e stallatici provenienti da allevamenti bovini e suini (max 90 giorni). «Chiediamo però che si tengano a distanza dalle case», conclude Calderoni. Residenti e turisti hanno la facoltà di segnalare eventuali inadempienze alla Polizia locale. —
Katia Romagnoli
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