FERRARA. Corso Martiri della Libertà invaso da veicoli di tutti i tipi. Presenze che così numerose in ztl non si vedevano da anni, protestano gli iscritti della pagina Facebook che chiama a raccolta i “Ferraresi uniti per liberare il centro storico da auto e furgoni”. Nel giro di tre mesi oltre 1.700 persone hanno dato al gruppo la loro adesione, filtrata dagli amministratori che dicono: «Abbiamo ancora molte richieste in coda».
Ma da Palazzo municipale l’assessore alla Mobilità e vicesindaco, Nicola Lodi, respinge ogni dubbio e spiega: «I controlli li facciamo, stiamo per mettere altre due telecamere ai varchi di corso Martiri. Per entrare in ztl il costo dei permessi in futuro sarà più salato e suddiviso per fasce orarie. Vogliamo però ridurre il carico burocratico sulle categorie economiche, per loro cercheremo di semplificare gli accessi, ma solo a favore di chi deve entrare per lavoro e ne avrà titolo». Rispetto al passato, giura Lodi, che sta redigendo il Piano Urbano della Mobilità, «non abbiamo concesso nuovi permessi, l’invasione non c’è».
Dagli albori a oggi. Ma la pagina Facebook continua a pubblicare foto di veicoli parcheggiati in piena zona a traffico limitato e descrive anche liti volanti, con racconto fotografico, tra automobilisti invadenti e ciclisti infastiditi dalla “pressione” delle quattro ruote. Il comitato ha inviato lo scorso 28 ottobre una lettera aperta al Ministero dei Beni culturali, alla prefettura, al sindaco e ad alcune associazioni che promuovono la tutela del patrimonio urbanistico e l’uso delle biciclette. A tenere il timone sono Maurizio Fosco Bruni e la presidente neo-eletta, Silvana Trabanelli. «Ci siamo conosciuti pochi mesi fa attraverso Facebook - ricorda Bruni, 69 anni, ex dipendente del petrolchimico con la passione della politica (alle ultime elezioni era candidato sotto le insegne di Coalizione Civica, a sostegno di Roberta Fusari) - Abbiamo entrambi notato che il passaggio e la sosta delle auto in centro storico sono cresciuti in modo visibile. Ci siamo incontrati e abbiamo deciso di formare il gruppo».
Nata sul web ad agosto la pagina sta crescendo con una certa rapidità, riunendo - al di là delle simpatie politiche (alcuni aderenti esprimono apertamente preferenze politiche di centrodestra) cittadini che chiedono di difendere il cuore della città dall’assalto dei mezzi a motore. Il comitato ricorda lo stop al nuovo regolamento per gli accessi e sosta in ztl disposto dalla giunta Fabbri e l’«inspiegabile assenza di vigili urbani nelle aree più centrali». L’effetto: «Un quotidiano aumento sia degli ingressi che della sosta specialmente nelle ore centrali della mattina, dalle 8 alle 12».
Il 25 ottobre il gruppo ha dato vita al comitato che ritiene la ztl «fulcro della presenza turistica in città» e garanzia di una migliore qualità dell’aria oltre che della conservazione «del patrimonio storico e monumentale» urbano. Lodi però non crede che il gruppo non sia influenzato dalla politica e bolla la presenza, tra i componenti del comitato, del prof. Giangi Franz, marito di Roberta Fusari. «La politica non c’entra - ribatte Bruni - siamo cittadini che vogliono bene a Ferrara e vogliono migliorarla». —
Gioele Caccia
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