Giravano voci strane e molto allarmanti tra chi lavora nei reparti della Berco: anche quella che il management volesse ridurre l’occupazione a circa 800 unità nella sua totalità. . L’azienda lo ha smentito in maniera categorica direttamente ai sindacati nel corso dell’incontro che si è svolto lo scorso 24 ottobre e che è stato dedicato a fare il punto sull’anno fiscale 2018-2019, appena concluso.
Il bilancio. All’incontro, chiesto dai sindacati Fiom, Fim e Uilm di Ferrara, hanno partecipato la direzione ed il board aziendale dell’importante stabilimento metalmeccanico copparese.
Come detto, ampio spazio è stato riservato alla presentazione dello stato di salute aziendali, in termini sia produttivi che di mercato.
Le tonnellate prodotte nell’anno 2018-2019 son state 151mila, risultate quindi un po’in calo rispetto all’anno precedente, mentre il fatturato è tutto sommato in linea con l’esercizio 2017-18.
Le prospettive. Sul fronte dei volumi produttivi, per ora, il management dell’azienda di proprietà del colosso Thyssen Krupp (che ha un nuovo amministratore delegato ad interim per i prossimi 12 mesi: Martina Mertz) non ha fornito ai rappresentanti dei dipendenti previsioni incoraggianti: viene infatti stimato un calo nel primo trimestre del 10-15%, mentre per ciò che riguarda i dati relativi al secondo trimestre, questi saranno più chiari più avanti.
Con l’obiettivo di rafforzare il proprio futuro, Berco sta lanciando nuovi prodotti (nuova linea di alta gamma per il primo equipaggiamento), nuove catene (da 20 a 30 tonnellate) con nuovi design più leggeri e maggiormente versatili. Si prevede inoltre una crescita dell’after market e di processi di digitalizzazione.
Nel dettaglio: l’impianto dei supporti sarà dismesso, il ciclo continuo non verrà soppresso, le lavorazioni suole non verranno esternalizzate, la lavorazione alberi è in studio di fattibilità. Mentre per quanto concerne i carichi di lavoro per la fine di quest’anno, saranno chiari a metà novembre.
Va aggiunto che a fronte dell’incertezza dei volumi produttivi, si è definito di organizzare incontri costanti con le Rsu per valutare le modalità di gestione.
La sicurezza. Buone notizie durante l’anno 2018-2019 sono state registrate sul fronte della sicurezza, attraverso la riduzione in maniera significativa degli infortuni.
Inoltre, ci sono stati sviluppi in ricerca di nuovi prodotti; sono stati impegnati circa 10 milioni di euro per la manutenzione degli impianti Pv1, Pv2 e Pv3, laminatoio, maxipressa e relativo forno e varie manutenzioni di impianti. —
F.C.
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