FERRARA. Chiusura elettorale nel segno di Balbo e Banksy quella di Vittorio Sgarbi. Dal palco di piazza Trento Trieste il candidato capolista ferrarese di Forza Italia non ha risparmiato insulti e sberleffi a Sardine e CinqueStelle , annunciando nel contempo i suoi progetti per la città. Su tutti, una mostra dedicata alla figura di Italo Balbo, il gerarca fascista e trasvolatore “celebrato negli Stati Uniti e umiliato a Ferrara, che impedì l’applicazione delle leggi razziali in Tripolitania”. E se la Sardina ferrarese Lorenzo Donnoli ha indicato come suo punto di riferimento Liliana Segre, Sgarbi ha contrattaccato: “Non è Moro, non è De Gasperi. Non è un riferimento politico, è una testimonianza umana”. E più avanti: “Ferrara ha avuto grandi personalità tra gli ebrei: Bassani, Ravenna, non c’è bisogno della Segre”.
In agenda anche l’annunciato evento dedicato al misterioso artista Banksy, l’utilizzo di Palazzo Koch, già sede della Carife, come contenitore espositivo dopo la chiusura per lavori di Palazzo Diamanti e la riapertura di Casa Minerbi. Accanto a lui sul palco i candidati Gabriella Garda Bergami, Michele Grillanda e Francesca Spadafora, il coordinatore provinciale di Forza Italia Matteo Fornasini, la consigliera forzista Paola Peruffo nonché il comico Maurizio Ferrini, che si è esibito in una parodia del duce con accostamenti a Bonaccini. Sull’esito delle elezioni Sgarbi non ha dubbi: “Abbiamo già vinto: secondo i dati in mio possesso il centrodestra è al 51%, il centrosinistra al 43% e i 5Stelle al 5%. Vinceremo perché la Lega in Veneto ha preso il posto della Dc, e in Emilia Romagna ha preso il posto del Pd”. Ad aprile, pronostica ancora Sgarbi, si tornerà alle elezioni.