FERRARA. È l’ultimo elemento ma se ne comincerà a parlare già nella seconda parte dell’anno.
Si tratta dei ponti della città e dei relativi interventi che il Comune sarà chiamato a svolgere nell’ambito del lungo e complesso progetto dell’Idrovia ferrarese, che procede ora dopo il recente sblocco dei 62 milioni di euro.
Collegamento sul Po
Per quanto riguarda il collegamento sul Po e il Boicelli, invece, «i lavori sono al momento al 30% e devono essere riaffidati dopo il fallimento della precedente impresa» diceva Miccoli, ieri all’incontro in Castello sulla valorizzazione delle vie d’acqua con l’assessore regionale Irene Priolo, fra gli altri, e Barbara Paron (presidente della Provincia) che, riferendosi alla Darsena di San Paolo, auspicava l’apertura della porta fluviale della città ricordando anche che «di Idrovia si parla decenni ma oggi siamo qua non per un miracolo. Ma grazie allo sblocco dell’avanzo di bilancio della Regione Emilia Romagna, che permetterà di rendere concreta una visione strategica sulla navigazione».
«Ben venga questa accelerazione e questo cambio di passo – dice invece il sindaco Alan Fabbri – per questo progetto ambizioso e complicato che vedrà la nostra collaborazione e che valorizza il nostro territorio, di cui spesso si dà per scontato la bellezza».
Metropoli di paesaggio
Territorio che anche l’associazione Metropoli di Paesaggio intende riqualificare, ricordava Sergio Fortini (Città della cultura), con una rete di mobilità green fatta di ciclabili, bus elettrici e battelli, che avrà ricadute sull’ambiente, il turismo e l’economia. «È un progetto che non sposterà il Pil della nazione – dice Priolo – ma il Po è la nostra infrastruttura verde e ambiente e mobilità sostenibile vanno insieme e questa visione deve diventare strategica». —
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