FERRARA. Era stato arrestato per minacce, lesioni e danni dopo una lite in un’area di servizio durante la quale era comparso di tutto: un machete, una roncola e un’asta lavavetri. A quattro anni di distanza, è uscito fuori da questa brutta storia a testa alta, con un’assoluzione piena, mentre il “rivale” è stato condannato.
Protagonista della vicenda un uomo che nel 2016 si era trovato coinvolto in una violenta lite in un’area di servizio a Parasacco. La sua auto e quella del rivale erano arrivate quasi contemporaneamente davanti all’impianto di carburante e pretendevano entrambi di avere il diritto di precedenza. La discussione era presto degenerata, al punto che i gestori erano intervenuti per disarmare l’uomo che in quel momento brandiva un machete. Una scena a cui avevano assistito i carabinieri, e per l’automobilista era scattato l’arresto.
Al termine anche il pm (viceprocuratore onorario Alessandro Rossetti) ha chiesto l’assoluzione per non aver commesso il fatto e la condanna della controparte. Richieste accolte dal giudice Giulia Caucci che ha anche condannato il rivale a un anno per lesioni con una provvisionale di 4.000 euro, più le spese. —
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