FERRARA. Si sono dati appuntamento ieri mattina alle 11, di fianco al Teatro Comunale, a pochi metri dallo storico incrocio dei “4S” (Martiri della Libertà, Cavour, Borgoleoni e Giovecca). Poco più di 100 cittadini che, a vario titolo, hanno inscenato l’ennesima protesta contro divieti e restrizioni che ormai non si contano più e che molti definiscono «generatori di confusione». Mattinata gelida con leggera spruzzatina di nevischio. Ma temi assolutamente roventi: ristori insufficienti, ristoratori (non ristorati) furiosi, attività commerciali vicine al fallimento. Argomenti noti, certo. Ma tanto noti da essere ancora di stringente attualità quotidiana. «Bisogna protestare per poter lavorare», era il ritornello, che francamente ha davvero del surreale, che si sentiva diffondere. Tutto organizzato dal comitato “Viva Ferrara” per mostrare solidarietà concreta agli operatori di commercio, turismo, ristorazione, palestre (e filiere collegate). Molti i volti noti: Raffaele Ferretti, Marco Tani, Marco Marussi, Alberto Ferretti, Romano Becchetti (in rappresentanza proprio del settore sport e palestre), Monica Negrini, Vittorio Bernardoni. Qualcuno, come Cesare Travasoni, è arrivato come “osservatore”.
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