FERRARA. Da giorni erano arrivate segnalazioni alle forze dell’ordine su strani movimenti che avvenivano in via Calzolai, nel tratto di campagna tra Malborghetto di Boara e Francolino. I residenti ed i passanti avevano notato per prima cosa una recinzione rotta e poi successivamente anche dei panni stesi che non si mimetizzavano con i colori della campagna in questo periodo.
Purtroppo si tratta di uno dei tanti casi di bivacchi abusivi che si costruiscono ai margini della città, in quei luoghi dell’abbandono dove è più facile nascondersi e creare dimore abusive. In questi giorni e soprattutto in queste notte particolarmente fredde sono aumentate le richieste di assistenza nelle strutture di prima accoglienza come i dormitori, ma non tutti accettano l’occupazione e per varie ragioni preferiscono bivaccare all’esterno, sotto i ponti, tra le boscaglie interne non frequentate da persone. La lista dei luoghi dell’abbandono, dove trovano rifugio con occupazioni abusive i senza tetto, è molto lunga. In città nei numerosi luoghi dei degrado della periferia (esempio nella zona di via Modena) con fabbriche ed edifici dismessi sono numerosi gli accampamenti irregolari, o anche lungo i corsi d’acqua, dove la vegetazione è più rigogliosa e si riescono a costruire rifugi abusivi senza dare nell’occhio.
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