Papa Francesco apre il 2022 con un forte appello per fermare i femminicidi: "Mentre le madri donano la vita e le donne custodiscono il mondo, diamoci da fare tutti per promuovere le madri e proteggere le donne.
Quanta violenza c'è nei confronti delle donne! Basta! Ferire una donna è oltraggiare Dio", ha detto nell'omelia della Messa che ha aperto le celebrazioni in Vaticano dell'anno nuovo. Le donne sanno custodire e per questo "la Chiesa è madre e donna", ha sottolineato il Papa invitando a seguire l'esempio di chi sa tenere insieme e non soffiare sui conflitti. "C'è bisogno di gente in grado di tessere fili di comunione, che contrastino i troppi fili spinati delle divisioni".
E c'è anche bisogno di pace, ha ribadito nel giorno in cui la Chiesa celebra la sua Giornata Mondiale. Per questo ha ringraziato la Cei e la Comunità di Sant'Egidio per le iniziative messe in campo in questa giornata. "Il mondo cambia e la vita di tutti migliora solo se ci mettiamo a disposizione degli altri, senza aspettare che siano loro a cominciare a farlo. Se diventiamo artigiani di fraternità, potremo ritessere i fili di un mondo lacerato da guerre e violenze", ha detto all'Angelus nel corso del quale ha rivolto anche un pensiero a Sergio Mattarella: "Ricambio di cuore e con gratitudine il saluto del signor presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella e assicuro la mia preghiera per lui e per il popolo italiano".
Ieri al Te Deum era presente anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e il Papa, che è anche il vescovo della città, ha invitato ad operare per far sì che la Capitale sia più accogliente: "una città accogliente e fraterna non si riconosce dalla 'facciata' - ha sottolineato Francesco -, dalle parole, dagli eventi altisonanti. No. Si riconosce dall'attenzione quotidiana, 'feriale' a chi fa più fatica".