il punto
Ultima settimana. Ultime mosse. Decisive. La Spal si appresta a preparare i colpi che devono chiudere il rafforzamento ed il completamento del proprio organico in vista dell’imminente partenza della serie A.
ciao salamon
Le trattative chiuderanno alle 20 di venerdì prossimo, il giorno 17. La Spal, come dicevamo, se tutto andrà secondo i piani cercherà di ingaggiare tre (o quattro) elementi: un difensore centrale (o forse due, vedremo come e perchè), una mezz’ala, un regista. I discorsi sono avviatissimi, ma dipendono (anche) dall’incastrarsi delle varie pedine di un puzzle legato ai movimenti delle grandi, con effetto cascata. Dal canto suo, ieri la Spal ha ufficializzato quanto era già sicuro da mercoledì: la cessione di Bartosz Salamon al Frosinone. Il difensore è stato trasferito con la formula del prestito con obbligo di riscatto «al verificarsi di determinate condizioni», cioè se il Frosinone si salverà. Tale operazione ha liberato una casella in retroguardia. I biancazzurri adesso hanno in rosa Cionek, Djourou, Vicari e Felipe, oltre a Vaisanen e Cremonesi. Quest’ultimo è destinato a sua volta a partire (ne parliamo a parte), quindi il numero di sei centrali verrebbe ripristinato con l’acquisto di un nuovo elemento. La Spal potrebbe chiudere immediatamente con Simic, infatti con la Sampdoria è avviato il discorso per riottenere il croato. Se si sta temporeggiando è per due motivi: verificare la possibilità di (ri)prendere Bonifazi dal Torino, e capire se arriverà l’offerta giusta anche per Vaisanen. In tal caso, di centrali ne verrebbero acquistati due, e uno sarebbe mancino, cosa che - adire il vero - sarebbe opportuna anche ora, visto che l’unico sinistro del pacchetto arretrato è Felipe. Per Bonifazi, comunque, la concorrenza è aspra: ci sono infatti Atalanta, Sassuolo e Bologna.
interrogativi a centrocampo
In casa biancazzurra il direttore Vagnati e mister Semplici sanno perfettamente cosa serve per potenziare adeguatamente il gruppo. Ad esempio a centrocampo. Priorità alla mezz’ala, ma si ha nettamente la sensazione che il club stia cercando con forza anche un regista. A quest’ultimo proposito, a Torino assicurano che sono stati riallacciati i discorsi per Valdifiori. Il Toro lo dà, anche a prezzo di favore. La palla è tra i piedi del giocatore, che guadagna 800.000 euro all’anno e non sembra così convinto di lasciare i granata nonostante il ruolo di seconda fila nelle gerarchie di mister Mazzarri. In gioco, per il ruolo, c’è anche Di Gennaro, che la Lazio sta proponendo con insistenza. In casa celeste, però, la Spal gradirebbe soprattutto il profilo del 22enne Murgia, mezz’ala destra di ruolo, ideale per giungere al posto di quel Grassi cui i biancazzurri non hanno ancora rinunciato ma che il Napoli, più che ridare alla Spal, pare prossimo a trasferire - in prestito - al Parma (la Sampdoria ha smentito l’interessamento). L’altro nome è quello di Missiroli, del Sassuolo: il giocatore non ha ancora deciso se restare in neroverde (dove è idolo della tifoseria e nel cuore dei compagni) pur sapendo che De Zerbi non lo vede, oppure accettare la cessione: in corsa Spal, Chievo e - in B - il Crotone. Tutti i giochi sono apertissimi.
variabile lazzari
La Spal, finora, è riuscita a tenere e blindare tutti i propri big, da Vicari a Lazzari. Per quest’ultimo c’è però un punto interrogativo rappresentato dal corteggiamento della Lazio, non una squadra qualsiasi. L’obiettivo capitolino è cedere Basta e prendere il biancazzurro, però bisogna vedere se - nel caso - la Spal può avere il proprio tornaconto: come detto, piace Murgia e la Lazio offre Di Gennaro, inoltre c’è pure il nodo della contropartita economica. Risulta però che i presidenti Mattioli e Lotito si siano sentiti; o, se non loro (perchè le smentite sono di rito) i loro operatori di mercato. Inoltre la Lazio è alle prese con altre questioni, vedi l’eventuale cessione milionaria di Milinkovic Savic e l’eventuale arrivo di Ramires. Sarà una settimana calda. —
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