FERRARA. Il mercato invernale si è chiuso ieri sera alle 20. E l’ultima giornata di trattative ha visto la Spal piazzare due colpi in entrata: quello atteso, ormai annunciato, del difensore centrale Vasco Regini dalla Sampdoria, e quello – nell’aria – del centrocampista montenegrino Marko Jankovic, dai serbi del Partizan Belgrado.
La giornata
È stata una giornata intensa, frenetica. Durante la quale sono stati ancora accostati vari nomi alla Spal. Da un possibile scambio Dickmann-Rispoli (pari ruolo) con il Palermo, ad un ultimo tentativo di accordo con l’attaccante olandese Castaignos (che lo Sporting Lisbona liberava gratuitamente, ma i sondaggi con l’entourage del giocatore hanno fatto emergere la mancanza d’intesa sulla durata dell’eventuale contratto, che l’ex Inter avrebbe voluto fino a giugno 2020). Il tutto passando per l’intesa economica non raggiunta col fantasista-attaccante esterno Federico Ricci, del Benevento ma di proprietà del Sassuolo. Sullo sfondo, l’ipotesi del laterale sinistro Reca, che l’Atalanta però non ha liberato. Ma, nel caso, la Spal avrebbe dovuto prima cedere Costa, che però ha visto chiudersi le porte dell’Empoli che come previsto ha puntato su altri profili.
Vasco
La Spal non ha effettuato nessuna ulteriore cessione rispetto a quelle già perfezionate, e si è quindi concentrata su due acquisizioni. In primis quella di Regini. Classe 1990, mancino, ex terzino sinistro riconvertito difensore centrale. I biancazzurri lo hanno ottenuto in prestito, con diritto di riscatto, dalla Sampdoria. Battuta la concorrenza del Cagliari. Regini è già a Ferrara, ha già indossato la maglia, è a disposizione di mister Semplici. Porta esperienza, è ancora giovane ma con lunga milizia in A, era un vecchio obiettivo. Descritto come importante uomo-spogliatoio, garantisce mestiere e duttilità, può giocare sia “a quattro” che in una difesa con tre centrali, arriva proprio per essere uno dei tre ma può fare anche il laterale sinistro. Impensabile che giochi domenica: l’infortunio al ginocchio (rottura del crociato anteriore, e conseguente operazione) patito in luglio è alle spalle, ampiamente superato. Regini da tempo si allenava regolarmente con la truppa di mister Giampaolo, ed ha giocato due gare con la Primavera della Sampdoria, ma è ovvio che deve riacquisire ritmo, minutaggio, non può essere mandato allo sbaraglio bensì inserito gradualmente.
Talento slavo
L’altro acquisto, perfezionato non in extremis ma ad una mezz’oretta dallo stop (per la necessità di garantirsi il transfer internazionale) è stato quello di Marko Jankovic. Potenzialmente, un grande colpo. Perché qui si parla di un talento, espressione della più pura scuola slava. Montenegrino, numero 10 della Nazionale del presidente Savicevic, Jankovic in un recente passato è stato corteggiato dalla Fiorentina il cui manager Pantaleo Corvino è notoriamente un grande estimatore ed esperto dell’area ex Jugoslavia. Classe 1995, brevilineo, tecnico, imprevedibile come tutti i mancini, duttile, cresciuto nello straordinario vivaio del Partizan e passato per varie esperienze formative (Teleoptik e Ofk – strettamente legate al Partizan – in Serbia; Maribor in Slovenia; Olympiakos ma con i greci ha giocato nell’Under 20) prima di imporsi definitivamente con i Grobari.
Gli elogi di Adani
Più assist che gol, più trequartista (la sua posizione ideale è dietro la punta) che altro ma – come detto – capace di fare anche l’attaccante esterno (partendo da destra, per rientrare sul sinistro) ed eventualmente la mezz’ala, Jankovic per la Spal è un’operazione intelligente e di prospettiva: contratto fino al 2022 con opzione per la stagione successiva, costo 1.800.000 euro. Di questi, 900. 000 vanno al Partizan (che deve saldare debiti con la rosa) ed altrettanti all’Olympiakos. Un ottimo acquisto, un giocatore capace di infiammare la folla, ieri in diretta tv promosso a pieni voti anche da un esperto quale Lele Adani. Unico piccolo ma: ma bisogna aspettarlo. Jankovic non gioca dal 25 novembre, si è infortunato ed è stato operato alla parete addominale, ha saltato la prima parte del ritiro invernale del Partizan e si è riaggregato da poco. Dunque, deve ritrovare la condizione. Poi potrà essere molto utile. –